LA COSTANZA NELL’ EDUCAZIONE 

“Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza” (Lucrezio)

Nello sviluppo del bambino e nelle modalità  educative l’importanza della costanza rappresenta un aspetto che è alla basa dello sviluppo e non va trascurato. Nonostante per il genitore possa essere molto faticoso perseguirlo nelle innumerevoli situazioni nelle quali  si viene a trovare. Ciò che è importante è che alcune regole perdurino nel tempo, ovviamente queste devono essere ragionevoli e vanno sempre spiegate ai bambini, calandosi nel loro mondo (Ménard 2014). Di fatto il bambino che non possiede delle regole chiare da rispettare sarà più predisposto ad incorrere, in futuro, in una condizione di disagio.

Essere coerenti è uno sforzo che ripaga! La costanza tende a dare un senso di sicurezza e contenimento al bambino, mentre la mancanza di essa genera confusione giungendo a determinare anche condizioni di notevole stress sia per il bambino sia per i genitori.

Dunque come si può provare ad essere costanti?

Un buon modo è quello di instaurare una routine e proporre regole chiare oltre che calibrate all’ età del bambino. Instaurare una routine, come l’ora della nanna, l’ora dei pasti, l’ora del bagnetto che di fatto sono situazioni già  presenti naturalmente nella vita quotidiana di una famiglia, dovrebbe essere orientata al  valorizzare tali momenti come punti di riferimento costanti per il bambino. Dove è importante non cedere di fronte alle situazioni che mettono a dura prova le capacità di resistenza allo stress e quindi alla stessa capacità di essere costanti, situazioni come il cercare di evitare di cedere ai “ricatti” del bambino per modificare le routine (Ménard 2014).  Essere costanti è un aspetto impegnativo, ma diviene un mezzo efficace che a lungo termine porta a una migliore gestione familiare e comporta che il bambino si fidi delle decisioni del proprio genitore ed acquisisca una maggior fiducia in generale oltre che in se stesso. Tuttavia non bisogna dimenticare quella sana elasticità affinché si costruisca una disciplina positiva e costruttiva, in cui l’essere costanti non venga confuso con la rigidità (Ménard 2014). In quanto quest’ultima tende a frenare l’evoluzione del bambino in crescita, rischiando che non riesca a realizzare a pieno il suo potenziale o perfino andare contro la regola pur di ottenere un po’ di potere sulla situazione. Dunque una concessione occasionale è un buon modo per dimostrare al bambino che è possibile modificare delle routine, lasciando  spazio all’ imprevisto considerato anche che siamo di fronte ad un bambino in crescita dunque i comportamenti variano di momento in momento in linea con le diverse tappe evolutive dell’apprendimento e con le innumerevoli situazioni in cui ci i può trovare ogni giorno.

Dott.ssa Valentina Valletta

Autore dell'articolo: dott.ssa Valentina Valletta

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