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CONSULENZA PSICOLOGICA INDIVIDUALE

Attraverso la consulenza psicologica si cerca di individuare le strategie di intervento più idonee al fine di facilitare il cambiamento, la realizzazione personale, individuare nuclei problematici, ma al contempo essa si compone anche di una fase valutativa e preliminare ad un eventuale percorso psicoterapeutico. Essa è costituita da una serie di incontri (si prevede che vadano da un minimo di uno a un massimo di otto) concordati tra professionista e  paziente, finalizzati a valutare quale possa essere la modalità di intervento più opportuna, per quella persona in quel momento particolare della sua vita. Al tempo stesso essa è già un percorso di elaborazione dei propri vissuti e di iniziale comprensione della situazione in cui il soggetto si trova. In cui è  possibile attivare delle risorse che possano essere utili alla gestione di un sintomo, di una situazione specifica, di una condizione problematica nella misura in cui vi siano le condizioni sufficienti per poterlo attuare.

CHE COS’è LA PSICOTERAPIA?

La psicoterapia è una modalità di intervento che potremmo considerare più complesso e completo rispetto alla consulenza psicologica. In psicoterapia, l’attenzione è maggiormente focalizzata sulla persona nella sua totalità, e non più, solo, sul sintomo o sulla situazione specifica. Di fatto è possibile che una condizione problematica persista nel tempo e che non sempre la scomparsa di un sintomo o di una situazione problematica porti con sé un’evoluzione globale della persona, ma che  tale  scomparsa si traduca in realtà in un’assenza solo temporanea del disagio o si attui uno “spostamento” del problema in altre aree della propria esistenza. Al contempo ciò non significa che un percorso psicoterapeutico sia necessario per tutti ed in tutti i casi,  in quanto esistono situazioni differenti per ogni soggetto in  cui le condizioni problematiche possono subire delle modifiche nel tempo, possono essere transitorie  andandosi ad originare in condizioni di benessere generale della persona in questi casi una psicoterapia può non essere necessaria. Mentre altre situazioni in cui la persona vive già una condizione di maggior fragilità, quindi potrebbe essere indicato un percorso terapeutico.  Dunque la psicoterapia è da considerarsi un percorso a medio o lungo termine, che va valutato caso per caso e pone al centro dell’intervento sia la situazione specifica, il sintomo di cui il paziente è portatore, sia la persona nella sua interezza con la sua struttura di personalità, il suo modo di stare in relazione con se stesso e con gli altri. L’obiettivo che ci si prepone è orientato al raggiungimento di un benessere profondo dell’individuo e che sia duraturo nel tempo. Dove lo strumento che si predilige è il colloquio e la relazione tra paziente e terapeuta, in un percorso in cui si cerca insieme di raggiungere gli obiettivi volti al potenziamento delle risorse presenti nella persona e sul loro utilizzo, giungere ad un maggior livello di consapevolezza rispetto alla comprensione di aspetti di cui si era inconsapevoli, seguendo un’ottica evolutiva della persona finalizzato quindi ad un miglioramento della qualità di vita del soggetto.

PSICOLOGIA GIURIDICA:

Nella Giustizia lo psicologo può essere chiamato come esperto in diversi ambiti: nel penale, nel civile, nel minorile. Oggi lo psicologo in ambito forense riveste ruoli diversi e sono sempre di più le richieste di collaborazione in tal senso. Lo psicologo in ambito forense ha un ruolo molto delicato, esso viene chiamato ad esprimersi su quesiti peritali che vanno ad orientare le decisioni dell’Autorità Giudiziaria. Ovviamente tale ambito è molto differente dal contesto clinico e psicoterapeutico, il setting peritale è molto diverso e lo stesso colloquio clinico presenta delle peculiarità e caratteristiche che risentono della necessità di acquisire delle informazioni finalizzate alla comprensione del contesto relazionale e di una ricostruzione anamnestica della vicenda, allo stesso tempo ha in sé anche la funzione insita in ogni colloquio clinico di una comprensione adeguata del mondo interno del soggetto. Volendo dare un’idea, non del tutto esaustiva dato il suo essere molto ampia e ricca, possiamo far riferimento alla rielaborazione fatta da Gullotta (2000) sul contributo di Ferri che ne distingue : Psicologia Giudiziaria, Psicologia Criminale, Psicologia Legale, Psicologia Forense, Psicologia Rieducativa, Psicologia Legislativa. Nell’ambito della Psicologia Giuridica e Forense lo psicologo può essere chiamato dal giudice o una delle parti per redigere una perizia, per valutare la pericolosità dell’imputato, la capacità di intendere e volere al momento dell’azione del fatto, la capacità di rendere testimonianza, di stare in giudizio. Inoltre il ruolo dello psicologo in ambito giuridico può essere richiesto anche dalla stessa vittima di un reato o danno, nella valutazione di eventuali danni psicologici a seguito di reati subiti e della capacità di intendere e volere per valutare anche il reato di circonvenzione di incapace e la capacità a rendere testimonianza. Rispetto all’ambito della rieducazione lo psicologo partecipa come esperto al collegio del Tribunale di Sorveglianza e collabora con l’amministrazione penitenziaria, inoltre fornisce sostegno agli imputati durante il processo.  Il campo in cui da più tempo è attivo il ruolo dello psicologo è in quello minorile.

(Gullotta in La perizia psicologica in ambito civile e penale. Abazia L.)